I Piricchittusu de santu obrai sono bocconi di pasta ricoperti da una glassa al limone. Le varianti all’interno della regione sono tante, quelli del Campidano ad esempio sono più piccoli e morbidi. chiamati pure piricchittusu de santu Obraiovvero di san Biagio . si caratterizza con la benedizione e l’accensione del falò, la tradizionale benedizione della gola attraverso l’imposizione sul collo di due candele incrociate e la distribuzione de Is Pirichittus (dolcetti tipici sardi) preparati in onore di San Biagio., in quanto il santo venerato appunto per la guarigione alla gola.
Mentre poi ci sono Is piricchittus de bentu, lievemente più grandi, sono vuoti all’interno e piuttosto friabili. L’etimologia del nome piricchittus di vento è in virtù della loro leggerezza.
“Questo è il segreto dell’ospitare. Far sentire i tuoi ospiti benvenuti e a casa propria. Se lo fai onestamente, il resto prende cura di se stesso.” cit BARBARA HALL
il B&b SA MARCHESA A PULA.. è una struttura situata a Pula in via crispi 4, è una struttura molto accogliente, vicina al centro, arredata con gusto curando i minimi dettagli. E’ situata a pochi passi dalla piazza del Municipio, dove si trovano i servizi di Info Point per le informazioni turistiche e di trasporto pubblico a pula dove QUI troverete gli orari e il percorso in tempo reale per raggiungere le spiagge. Inoltre è situato a 15 min dalla Chiesa e dal centro storico del paese
Le camere sono accoglienti e ben curate,dispongono di un bagno privato.
stanza giallaBED-AND-BREAKFAST SA MARCHESA A PULA..stanza arancionestanza verde BED-AND-BREAKFAST SA MARCHESA A PULA..
La struttura offre una sala colazioni ampia e ben arredata con un servizio all’italiana
Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
In Sardegna il clima è mediterraneo, con inverni miti, ed estati calde e soleggiate, un po’ afose. In pianura e sulle coste, la temperatura media di gennaio e febbraio è di circa 15 gradi, mentre quella di luglio e agosto è di circa 30/35 gradi. Le piogge non sono abbondanti, dato che oscillano in genere dai 400 ai 550 millimetri all’anno sulle coste. abbastanza scarse sulle Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
In estate soffiano le brezze, che però sono le benvenute perché rendono più sopportabile il caldo; in altre occasioni può soffiare lo scirocco, portando delle ondate di caldo dall’Africa, che si fanno sentire soprattutto nelle pianure e nelle valli interne, con punte di 40 °C e più. A Pula si respira un clima di piena estate già nei mesi di marzo che per di più è già in fiore la primavera.
le Spiagge di Nora
Spiaggia di Nora
La spiaggia di Nora si trova proprio al di sotto dell’antica città punico-romana. si presenta con una sabbia bianca e granulosa difatti sono presenti alcuni ruderi della città
il litorale si estende anche alla chiesa del Santo Martire Sant’Efisio
spiaggia Chiesetta nora
Le spiagge a Pula offrono una serie di servizi per il divertimento e tutti i confort per i turisti che visitano la località. tra cui Beach tennise le escursioni in canoa sulla lagunadocce
Beach Tennis Pula-Nora
La spiaggia dei Fichi, compresa nel lungo arenile di Nora, si presenta con un fondo di sabbia fine e rari scogli. Prende il nome dalle numerose piante di fichi che crescono in prossimità della spiaggia. Le sue acque sono limpide e cristalline. L’arenile ha la forma curvata delle baie e la sabbia risulta granulosa e bianca. A est di Nora c’è la spiaggia de su Guventeddu, apprezzata da kite e wind surfisti anche nei mesi invernali.
Spiaggia IS Figus
mentre entrando nel territorio di Santa Margherita, protetta da una vasta pineta, si trova l’omonima spiaggia con il porticciolo di Cala Verde.
Nelle vicinanze c’è la spiaggia del Porticciolo, da qui a piedi lungo la costa si giunge nelle cale che uniscono alla terra ferma l’isolotto diSu Cardolinu. Parlando sempre delle spiagge di Santa Margherita possiamo trovare la spiaggia Flumendosa. vasta spiaggia e ancora più importante proprio di fronte a essa si trova un bellissimo campeggio Flumendosa. spostandosi per altri 7km si arriva ad un’altra bellissima spiaggia. la spiaggia di Pinus Village.
Spiaggia FlumendosaPula: spiaggia del Pinus Village / Pula: Pinus Village beach
movida
La movida estiva pulese, con eventi e aperitivi nelle piazze, si affianca a escursioni e attività sportive. Per esempio, potrai fare jogging lungo i viali alberati che portano al parco archeologico di Nora, dove conoscerai le origini pulesi. Ancor di più ci si può divertire con la movida notturna, con la Festa dei giovani, sagra del pesce, e soprattutto con la processione in mare per l’ascensione in cielo dell’Assunta.
servizi
in oltre è attivo il servizio a pagamento per i parcheggi tranquillamente tramite Applicazione qui di seguito
Pagamento tramite APP
Sono state introdotte le due nuove modalità di pagamento con APP, disponibili per tutti gli smartphone (app Android e IOS, web app per tutti i sistemi operativi) o telefonino tramite SMS.
Le APP localizzano posizione della sosta e le tariffe. Una volta effettuato il pagamento non è necessario esporre nulla sul veicolo perché il controllo viene effettuato attraverso la targa del mezzo dal personale ausiliario. . Se necessario, si potrà prolungare o terminare la sosta in qualsiasi momento.
I diversamente abili, titolari di contrassegno speciale rilasciato ai sensi dell’art. 188 del Codice della Strada, i quali abbiano conseguito la patente B speciale, abilitante alla guida di autovetture adattate tecnicamente alla disabilità del titolare, i cui adattamenti sono riportati, per esteso, sulle patenti speciali rilasciate dalle Prefetture, in codice sulle nuove patenti speciali europee.
Mezzi di servizio delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dei Servizi di soccorso, del Comune nell’espletamento di compiti istituzionali e delle sue Società Partecipate.
I veicoli al servizio del Comune, nell’espletamento di compiti istituzionali, saranno identificabili per gli organi di controllo attraverso apposito contrassegno rilasciato dal Comando di Polizia Municipale e comunicato all’Appaltatore.
Veicoli azionati esclusivamente con motore elettrico purché dotati di apposita autorizzazione rilasciata dal Comando di Polizia Municipale.
il Pescaturismo è un esperienza che offre l’opportunità di vivere da protagonista una entusiasmante giornata in mare inoltre in una vera imbarcazione di pesca, in compagnia di un equipaggio esperto e affidabile: i pescatori!
ci si entusiasma nell’osservare la preparazione degli attrezzi da pesca, nel vedere calare le reti e nell’attesa che si riempiano
si sente crescere la trepidazione insieme ai pescatori nello scoprire il frutto del lavoro
si impara a conoscere le varie specie di pesci e le diverse tecniche di pesca
si impara a levare il pesce dalle reti o meglio dire (smagliare il pescato ) e a riporlo in appositi contenitori che ne preservano la freschezza
si scoprono piccole baie
si nuota
e si gusta pescato
C’è senz’altro qualcosa, nel pescare, che tende a produrre gentilezza di spirito e pura sincerità della mente.
(Washington Irving)
mde
sieffettua le partenze dal porticciolo di perd’e sali molo 27 per trascorrere una giornata all’insegna della pesca, della tradizione, della buona tavola, sempre alla scoperta dello splendido mare sardo. S i parte e dopo aver salpato le reti si prosegue verso capo malfatano.
Il tragitto prevede un viaggio alla scoperta delle calette incontaminate di Chia, Capo Spartivento, sa Paliazza, Perdalonga, Tuerredda, sino ad arrivare a sa cala de sa lattarina.
il menù
il menù a bordo della pescaturismo cooperativa san macario prevvede uno spuntino a mezza mattinata con un assaggio di formaggi,bottarga,olive e vermentino di sardegna
il pranzo
il pranzo è a base del pescato del giorno, frutta,caffè, mirto fatto in casa e il dolce
La Sardegna ha alle spalle una cultura dolciaria prestigiosa, secolare, di cui riesce a farne tesoro riveste una fondamentale importanza il voler preservare, anche per i Dolci Sardi e una cultura culinaria prestigiosa, il patrimonio di tradizioni tramandato dalle generazioni passate.Il rispetto e la fedeltà verso le antiche ricette genera anche ai giorni nostri un’ampia gamma di dolci tipici, che spiccano con la loro prelibatezza sulle tavole sarde in qualsiasi ricorrenza, una ormai alle porte è il carnevale in cui si gustano le fritture tra cui :
A Carnevale le Zeppole a Pula sono un dolce di cui proprio non si può fare a meno! Insieme alla Vernaccia (anche se dovrei dire “al vernaccia essendo il vino di genere maschile) fritto al momento e mangiato caldissimo, è qualcosa di irrinunciabile e non sarebbe festa carnevalesca se non ci fosse! nel paese si vive tutto questo in quanto nelle strade con l’inizio della candelora si da il via alla fiera del dolce e nelle case c’è un via e vai di massaia che lavorano per far assaporare questo dolce.
è un dolce tipico della sardegna anche qui a Pula è ben conosciuto in quanto anch’esso è un dolce di carnevale. Ha la stessa consistenza della pasta delle chiacchiere ha un ripieno molto gustoso di mandorle amare e dolci, aroma di fior d’arancio, servite con zucchero o miele
Le origini delle sebadas non sono tipicamente pulesi ma bensì delle zone interne della Sardegna e comunque ben conosciuta pure a PULA è un dolce tipico della Barbagia, l’Ogliastra, la Gallura e il Logudoro, la seada sarda è un piatto che veniva preparato dalle donne per festeggiare le ricorrenze speciali, come il Natale o la Pasqua, ossia quando i loro mariti pastori rientravano dai lunghi periodi di transumanza. Ma sorpresa… non è un dolce! Infatti, le seadas erano salate e, soprattutto, erano un saporito e nutriente piatto unico (o comunque un secondo): Col passare del tempo, si è pensato di farlo diventare un dolce aggiungendogli una guarnizione di miele al corbezzolo oppure al castagno e riducendo la dimensione delle forme: così è nata la sebadas come la conosciamo noi e, purtroppo, oggi, sono rimaste pochissime le zone della Sardegna dove si conserva ancora la variante salata.
consiste in una tasca chiusa di pasta di semolaripiena di formaggio fresco, che viene poi fritta e avvolta nel miele . i dolci sardi e la cultura culinaria prestigiosa sarda racchiudono una forte tradizione.
Pula non è solo turismo caratterizzato dalle belle spiagge ma è prevalentemente un paese agricolo legato a sua volta a una forte tradizione culinaria in sardegna e i prodotti in pula le coltivazioni erano principalmente di cereali (grano) e frutta in particola modo i fichi di Pula che venivano trasportati a Cagliari per via mare ma purtroppo a causa di una tempesta la barca affondò in mare davanti alla laguna di norasucessivamente i trasporti continuarono con i carri trainati dai cavalli, ogni famiglia ne possedeva uno.
carro a buoi con agricoltori sardi
assegnazione dei campi
Negli anni 50′ prese vita nel comune di pulal’Etfas ( ente trasformazione agraria in sardegna). la filosofia che aveva indotto la riforma agraria era quella di utilizzare delle terre incolte e assegnarle a persone nullatenenti e di buona volontà per migliorare sia quelle terre sia sopratutto le condizioni degli assegnatari e delle loro famiglie.
la vendemmia
così molte famiglie ebbero di cui sfamarsi riuscendo così ad ottenere le materie prime tra cui il frumento meglio ancora il Grano cappelli
raccolto grano
potendo così avere pasta e pane fatto in casa che ancora oggi si tramanda la tradizione culinaria.
prodotti della tradizione
tra i prodotti ancora oggi ottenuti con la stessa lavorazione abbiamo sicuramente il pane fatto in casa e cotto nel forno a legna che purtroppo ancora in pochi fanno.
pane sardo cotto nel forno a legna
le massaie di un tempo per preparare il pane si alzavano molto presto in quanto era il pane della settimana essendo famiglie numerose e per di più essendo tutto fatto a mano richiedeva molto tempo. i principali ingredienti sono semola e farina, esistono diverse forme e varietà similmente presenti in tutta la sardegna seppur segnalando il paese di provenienza in cui veniva preparato come per esempio su Il pane carasau (conosciuto anche come pane carasau , pane carasadu, pane fine, pane ‘e fresa e pane fattu in fresa) è un tipico pane sardo diffuso in tutta la Sardegna, a forma di disco molto sottile e croccante, adatto a essere conservato a lungo. Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa tostare. o altri con qualche variante di nome ma restando valida una sola regola :
si sfrutta prevalentemente quello che la zona produce
pane carasau
subito dopo la preparazione del pane si ripuliva il grano per la lavorazione sucessiva. Una volta macinato il grano si ricavavano varie specie di farina, due specie di fior di farina detto ( scetti) due specie di crusca detto (poddini) due specie di semola detta ( simbula) nella maggior parte del campidano quindi anche a pula troviamo sa Tunda, su maddizzosu, su civraxu, su coccoi, is anguliasa, su pani pintau. ognuno però di questi pani era legato in un qual modo a degli eventi come per esempio
sa tunda , su maddizzosu e su civraxiu erano, pare i pani più comuni di tutti i giorni per quando si andava ai campi a lavorare e perchè più sbrigativi nella preparazione.
donna sarda contadina con sa tunda
poi si si preparava su coccoi o “pane a pizzicorrusu” che richiedeva una lavorazione un pò più lunga in quanto veniva appunto abbellito con le punte chiamate “pizziccorrusu”
su coccoi
poi arrivava la Pasqua dove ancora oggi facciamo i coccoetti con l’uovo chiamati ” s’anguliedda de Pasca” per i bambini
s’anguliedda de pasca
ed in conclusione su pani pintau dedicato agli sposi con ricche decorazioni
rappresentava il corso dell’anno, quindi il ciclo della vita, data in dono agli sposi segno di buon auspicio per una vita coniugale ricca di prosperità, abbondanza e fertilità. purtroppo quest’ultimo ora è poco praticato così elaborato ma ci si limita a creare un pane molto più semplice con le sole iniziali degli sposi.
dopo aver svegliato il lievito madre (arremoddai su lievitu) l’operazione successiva era quella della lavorazione detta (cumossai) sucessivamente iniziava il lavoro più faticoso amalgamare la pasta ( ciuexi) nel tavolo a posta ( sa mesa de fai pani) e gli appositi utensili
ad oggi ancora si tramanda questa preziosa tradizione
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata. (Albert Einstein)
fenicotteri rosa sa genti arrubia
la laguna di noraaquarium, è un’oasi naturale immersa nella macchia mediterranea, infatti abitata da numerose specie protette, convivono moltissime specie di uccelli selvatici, componente naturale più appariscente e rilevante. Il simbolo di questo gioiello naturale sono i Fenicotteri rosa, sa genti arrubia come vengono chiamati dai cagliaritani. d’altra parte, non potrebbe essere diversamente, infatti Dipende dalla loro dieta, a base di carotenoidi. I fenicotteri, si nutrono infatti di alghe e crostacei che contengono questi pigmenti. La tinta del loro piumaggio di conseguenza è anche un indicatore del loro stato di salute: cioè più il colore tende al bianco, più il fenicottero è malnutrito. basta una passeggiata per vederli a centinaia, che volano o sostano nell’acqua bassa. Tra le altre specie presenti ci sono: in particolare il GABBIANO CORSO Divenuto specie protetta. Nidificando nella torre San Macario e miglior vedetta nella casa dell’atrio tetrastilo nelle rovine di nora
gabbiano corso pula-nora
il cormorano, l’AIRONE GUARDABUOI che ha iniziato a nidificare nel vicino parco del molentargius nel 1985. tutto ciò, regala la possibilità di osservare da vicino la fauna che la popola. Turismo attivo, ittiturismo, educazione ambientale e percorsi naturalistici: queste le principali attività svolte nel parco lagunare. Dal 1993 è inoltre attivo il Centro recupero Cetacei e Tartarughe marine, il quale accoglie, cura e riabilita esemplari spiaggiati o in difficoltà, tra cui la tartaruga caretta caretta. Visiterai il “Percorso Biodiversità” attraverso l’Aquarium mediterraneo, la Galleria Cetacei, il Centro recupero Tartarughe marine.
la liberazione delle tartarughe
Laguna di Nora Aquarium
Situata nei pressi dell’area archeologica di Nora si estende l’area lagunare di Nora che comprende il ramificato sistema di canali ed isolotti del delta del Rio Arrieras e la laguna vera e propria separata dal mare da un lungo argine artificiale e dalla penisola naturale di Fradis Minoris. È un importante ecosistema, popolato da una moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, che ospita la colonia più imponente in Italia del gabbiano corso. È possibile effettuare percorsi naturalistici, visitare il piccolo acquario e immergersi nelle antistanti acque marine in cui scoprire e ammirare alcuni resti dell’antica Nora.
Un momento speciale nella quiete del parco per osservare e godere del mare e della laguna.
La laguna in primavera si riempie di vita tra i colori e i profumi dei fiori e della macchia mediterranea
Le tracce risalenti alla Chiesa di Nora purtroppo non sono tante, si suppone che fosse già preesistente un’altra area di culto di circa un millennio prima della Chiesa attuale e quest’ultima, offre un’immagine realistica di quella che esisteva già. Probabilmente in un intervento di ristrutturazione in epoca bizantina erano destinati gli arredi liturgici in marmo tra cui: capitelli, pilastri etc. recuperati sul mare antistante la vicina isola di san macario. Dove si narra che pure nell’isolotto era presente una chiesa che ospitava Monaci di rito Greco provenienti da Costantinopoli; Si dice che quest’isolotto servisse come stazione di quarantena per il porto di Nora. Quasi nulla rimane più di questo convento.
Sulla terra ferma, c’è appunto la Chiesetta di Nora risalente al XII secolo, consacrata a Sant’Efisio santo patrono della Sardegna. Nel 1089 venne ricostruita dall’ordine dei Padri Vittorini, servendosi di materiali provenienti dall’antica Nora . risulta che essi ricostruirono e riconsacrarono la Chiesa nel 1102.
da Nora a Pisa
nel XI secolo tuttavia si registrano delle particolari vicende riguardanti la chiesa martiriale. Trasferite a Pisa le reliquie di Sant’Efisio perchè vi fossero custodite durante il periodo delle scorrerie degli Arabi, rientrate nell’isola solo nel 2011. Mentre i vittorini portarono a Nora le reliquie del Santo francese, San Potito, vescovo di Lione ucciso nel 177 d.c. al tempo dell’imperatore Marco Aurelio.
I restauri
La Chiesa ha subito due ulteriori restauri, il primo nel settecento, per quanto riguarda il secondo non si ha una data precisa in quanto non era stato ultimato per via dei danni provocati dalle mitragliatrici e dai cannoni dell’aviazione militare alleate nell’aprile 1944, sono infatti ancora presenti a batteria boggio le piazzole dove venivano collate le mitragliatrici e i cannoni.
chiesetta di nora sant’efisio
L’interno presenta una pianta longitudinale a tre navate, scandite da archi sorretti da possenti pilastri, al termine della navata centrale più ampia delle due laterali si apre un abside con copertura a semicatino; una scala ricavata sulla parte destra da accesso alla cripta.
Chiesa di Sant’Efisio
come accennato la suggestiva Chiesa di Nora o meglio di Sant’Efisio è meta della storica processione ” Sagra di Sant’Efisio divenuta patrimonio immateriale dell’Unesco”. L’area situata nei pressi della città antica, ove si presuppone che alla morte di Efisio un nucleo cimiteriale cristiano si sia sviluppato attorno alla memoria del martire, in quanto ritrovamenti di iscrizioni funerarie risalenti al IV-VI secolo d.c da alcune tombe a cassone e frangenti di un mosaico funerario conservato nel museo archeologico G.patroni di Pula
IL santuario sorge nel luogo in cui secondo la tradizione sarebbe avvenuto il martirio del giovane soldato Efisio. Principalmente incaricato di perseguitare i cristiani poi convertitosi alla loro stessa fede. E’un importante luogo di culto e memoria per i devoti del Santo, i quali da oltre tre secoli, nel mese di maggio, accompagnano il simulacro di Sant’Efisio, dal quartiere Stampace di Cagliari(dove è presente la cripta) fino a Nora.
NORA antica cittàromana posta sulla costa meridionale della Sardegna a ovest di Cagliari. Quasi completamente sommersa dal mare ha conservato i segni delle invasioni che l’hanno cambiata nel tempo Nora ( nell’antichità NORACE)
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Nora e le sue invasioni
Nel mare di Pula archeologi provenienti anche dall’estero, gli ultimi dall’università di Padova fanno ricerche con moderne attrezzature a disposizione di esperti sommozzatori
A questo periodo risale il ritrovamento di strutture provvisorie con materiali edili al di sotto dell’antico foro del tempio romano. Tali installazioni documentano la presenza dei fenici in materia di scambi commerciali con la sardegna in particolari di metalli e altre materie prime per lo stesso motivo si trova nei pressi del porticciolo di Pula. Si parla che Nora nasca come piccolo villaggio considerando che i fenici erano dei mercanti e si insediarono con capanne temporanee, successivamente arrivarono i cartaginesi
abili politici che costruirono la prima città, infine i Romani che trasformarono Nora in un grande centro mercantile del mediterraneo . costruendo le strade, i teatri, i fori e i mosaici. Con l’insediamento dei cartaginesi però nacque come spiegato prima la prima città con magazzini e abitazioni e anche la costruzione di un’importante Tempio. il tempio del tanit l’area sacra del Coltellazzo e quello di ” Sa Punta De su Coloru”.
con l’andare del tempo e con l’arrivo dei frati mercedari grazie alla presenza di materie prime, tra cui olio frutta, si arrivò sino a Pula. Ad ogni modo i primi scavi archeologici furono condotti da Gennaro Pesce nel 1952. Tuttavia in base agli studi, sulle tecniche di costruzione, altri ruderi sono considerati romani e uno punico; Sono i resti di una fonderia, con un distretto residenziale, dei magazzini, dei segmenti del sistema di fognatura ed un acquedotto ampiamente alimentato dalle montagne dell’hinterland. alcuni storici raccontano che i Fenici fossero originariamente pescatori di perle e marinai dell’Oceano Indiano della terra della famosa Regina di Saba( ossia Sheba) nello Yemen.
nel corso del tempo l’abitato di Nora antica città romana andò estendendosi nell’antica insenatura portuale, oggi occupata dalla peschiera alle spalle di is fradis minoris.
Sebbene l’occhio non abituato non riesce sempre a capire la complessità di questi ruderi, camminare attraverso questo mondo arcaico di Nora antica città romana e guardare il mare, come la gente ha fatto per più di 3000 anni, è un’esperienza da non perdere. La scena è deliziosa.
per potervi spostare dall’aeroporto sino alla stazione per esempio potete utilizzare Il servizio TAXI qui di seguito il link è fornito dalle due cooperative principali. Cooperativa RADIOTAXI 4 MORI Via Maglias 5 – Cagliari Centralino: 070 400 101 Sevizio svolto 24 ore su 24 fax: 070 660 663 oppure si può prenotare in anticipo, da 3 a 24 ore prima, anche mandando una mail a radiotaxi@email.it Sito Web: www.cagliaritaxi.com Cooperativa RADIO TAXI CAGLIARI ROSSOBLU Via Duomo 19 – Cagliari Centralino: 070 6655 Servizio risposta automatica 24 ore fax: 070 658 130 Sito Web: www.radiotaxirossoblu.com Postazioni fisse Largo Carlo Felice – telefono +39 070 667 934, Piazza Yenne, Piazza Matteotti, Via Is Mirrionis – telefono 070 288 204, Piazza Giovanni XXIII, Piazza Repubblica – telefono 070 650 620, Via Vesalio – no notturno, Via Italia – no notturno .
una volta raggiunta Pula potete anche trovare sempre il servizio taxi nonché vi permette di visitare il paese e raggiungere le località limitrofe quali per esempio Santa Margherita di Pula, Chia e per di più esegue piccoli e grandi viaggi in tutta la sardegna . Non solo il servizio è attivo 24 h su 24. tuttavia le destinazioni frequenti sono: baia di nora, Lantana, nora club compreso nora sito. In conclusione vi lascio il linkcon tutte le informazioni