Chiesa San Raimondo

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San Raimondo Nonnato XIIIsecolo

Chiesa San Raimondo Nonnato XIIIsecolo pula
chiesa san raimondo nonnato XIIIsecolo

La struttura della Chiesa

San Raimondo Nonnato XIIIsecolo

La chiesa di San Raimondo Nonnato è un edificio religioso situato a Pula, centro abitato della Sardegna sud-orientale, costruita nel 1709 data iscritta nello stemma in pietra collocato nella facciata della stessa. La Chiesa di San Raimondo, di ridotte dimensioni, presenta all’interno: al centro della navata la Statua di San Raimondo vestito con i preziosi paramenti cardinalizi, mentre ai lati del santo troviamo: alla sinistra la statua lignea di Santa Margherita, sulla destra San Vincenzo Diacono. Il soffitto ligneo presenta decori floreali.

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La reliquia

E’ presente al centro dell’altare un tempo ligneo, ora in marmo, una reliquia del Santo incastonata in una pietra d’ardesia. Mentre nel muro di una recinzione appartenente ai frati si presentava la famosa iscrizione fenicia “ La stele di Nora ” nel 1773 anno dal quale cominciò ad essere studiata.

Breve storia della Chiesa

Fu il convento e chiesa dei frati mercedari ,si può notare come dalla foto, sulla sinistra un edificio con una piccola porticina, quest’ultima pare fosse proprio l’ingresso del convento

San Raimondo Nonnato XIIIsecolo

che a sua volta aveva un’entrata secondaria che portava direttamente all’interno della Chiesa. ora ormai murata. La storia narra che appunto all’interno del convento ci fu pure un Ospedaletto dove infatti ospitavano gli schiavi ormai malati, li curavano e rieducavano alla religione Cristiana e mantenuti a vita. Per di più pure sepolti. Che a riguardo il cimitero all’epoca si trovava proprio dove ora è presente la strada che conduce a Nora, ma che ormai non è rimasto più nulla.

I Frati mercedari a Pula

Attraverso la lettura delle carte conservate nell’Archivio Storico di Cagliari, si evince che i Padri Mercedari coltivavano circa 10 ettari di terreno attorno alla Chiesa registrata ” Sant’ Arramundu” ovvero “San Raimondo” e aI convento. Altri 23 ettari risultano loro intestati al numero successivo di partita. Pare coltivassero dei bellissimi frutteti, diretti e lavorati da alcuni frati laici, fra i quali si ricorda Fra Domanico Aramu di Pirri. che impianto in dette terre, un bellissimo frutteto e divenne un modello di frutticoltura che procurava alla comunità ben 5000 lire l’anno di reddito. Padre Domenico, un uomo semplice ma dotato del genio della cultura, fu vittima dell’avversione degli altri monaci, venne mandato a Cagliari e lì morì per il dolore dalla lontananza dai suoi alberi. la proprietà dei frati della mercede, fu espropriata nel 1848 a seguito delle”Leggi Siccardi” cosidette dal guardasigilli Giuseppe Siccardi.

Ad oggi riaffiorano alcuni resti del vecchio convento, presumibilmente le basi di qualche pilastro che sorreggeva qualche tettoia

I beni espropriati

I beni ecclesiastici espropriati furono messi all’asta e acquistati, finendo in possesso di cittadini di Cagliari (Oristano) le tenute di proprietà dei frati furono acquistate dal Conte Nieddu. successivamente vi abitarono altre famiglie dove diedero vita a un bel ulivario

ulivario loc Guventu PULA
dav

Consacrata negli anni 70 al culto cattolico, fa parte della parrocchia di San Giovanni Battistaarcidiocesi di Cagliari.

Su pinnioni

Rito civile durante la sagra era appunto su pinnioni ovvero l’albero della cuccagna in cui i partecipanti cercano di arrampicarsi e prendere i premi generalmente alimentari, posti in cima al palo, per rendere più difficile l’arrampicata il palo viene ricoperto di grasso ( “ollu de seu”

su pinnioni

il parco delle storie

si trova a Pula “Parco delle Storie – Guventu”. “Rivalorizzare e riqualificare quest’area incolta di circa un ettaro con l’idea che possa fare da cerniera tra la zona di Nora e il nostro centro abitato. da custodire e preservare”, e per non dimenticare il tanto lavoro che fu creato da quel umile Padre Domenico.

Parco delle storie- pula

La storia di San Raimondo

San Raimondo Nonnato XIIIsecolo

Situata alla periferia di Pula, sulla strada che porta a Nora. Questa fu eretta in ricordo del santo spagnolo del XIII secolo, “San Raimondo Nonnato”. Nonchè co-fondatore dell’ordine dei mercedari: ordine dedicato al riscatto dei mori. La Chiesa di San Raimondo e l’ex convento antiguo, costruito nel 1708, dedicato alla Madonna dela mercede

fecero parte delle considerevoli proprietà ecclesiastiche, esproriate dallo Stato sotto il regime Piemontese.

Si racconta infatti che, per poter operare al meglio nel riscatto degli schiavi, si offrisse lui stesso in schiavitù.

Il sopranome Nonnato” è dovuto al fatto che venne alla luce, dopo il decesso della madre, grazie a un intervento chirurgico. Questo Santo è da sempre considerato il patrono delle levatrici.

chiesa san Raimondo nonnato XIIIsecolo

La sua festa è celebrata il 31 agosto. Oggigiorno la Chiesa è aperta per la festa del Santo, per quella di Sant’Efisio e per poche settimane in estate per la messa della Domenica.

Infine sempre in onore al Santo come rito civile si fanno i festeggiamenti come tradizione con la favata.

Pabassinasa

pabassinasa dolce tradizionale

pabassinasa sarde di ognissanti
pabassinasa dolce tradizionale

LE ORIGINI

Le pabassinasa dolce tradizionale, sono un dolce tipo del cagliaritano e della Sardegna. tradizionalmente quindi vengono preparati per la ricorrenza di Ognissanti, viene orgogliosamente tramandata di generazione. Il nome deriva dal vocabolo Papassa che in lingua sarda significa uva sultanina.

uva sultanina o uva passa pula

LA STORIA

is pabassinasa si preparavano sopratutto per tradizione alla festa di Ognissanti, per di più in occasione de is animeddas

pabassinasa dolce tradizionale
pabassinasa dolce tradizionale

storia de is animeddas

is animeddas per ognissanti Si narra che durante la notte del 31 ottobre, in Sardegna, i bambini erano soliti andare per le strade del paese bussando nelle porte e chiedendo :<< itta si onoda a is animeddas>> ossia :<< cosa si dona alle anime>>. In questo modo si pensava che i bambini, mangiando i doni ricevuti, dessero da mangiare direttamente ai defunti. Is pabassinasa insieme ad altri dolci si donavano nella ricorrenza di ognissanti ma altrettanto si preparavano per natale essendo comunque dei dolci autunnali . in ogni paese la ricetta de is pabassinasa varia con gli ingredienti, ma sempre con la costante presenza dell’uva passa e mandorle. La loro preparazione è legata alle ricorrenze autunnali in quanto è il periodo nel quale l’uva passa a raggiunge la maturazione.

Igredienti

  • Is pabassinas Nella parte meridionale dell’Isola sono aromatizzate con cannella e vaniglia mentre nella parte settentrionale prevalgono le scorze di arancio e di limone insieme ai semi di finocchio selvatico. sono a base di uva sultanina , farina, zucchero e uova, ma a seconda della zona può avere delle varianti, tra cui si posso aggiungere:
  • mandorle, noci trittate, scorza d’arancia e la sapa (mosto cotto) .sapa o mosto cotto
pabassinasa dolce tradizionalecon-la sapa

ricetta

Piricchittusu

Piricchittusu de santu obrai pula

I Piricchittusu de santu obrai  sono bocconi di pasta ricoperti da una glassa al limone. Le varianti all’interno della regione sono tante, quelli del Campidano ad esempio sono più piccoli e morbidi. chiamati pure piricchittusu de santu Obrai ovvero di san Biagio . si caratterizza con la benedizione e l’accensione del falò, la tradizionale benedizione della gola attraverso l’imposizione sul collo di due candele incrociate e la distribuzione de Is Pirichittus (dolcetti tipici sardi) preparati in onore di San Biagio., in quanto il santo venerato appunto per la guarigione alla gola.

Mentre poi ci sono Is piricchittus de bentu, lievemente più grandi, sono vuoti all’interno e piuttosto friabili. L’etimologia del nome piricchittus di vento è in virtù della loro leggerezza.

piricchittusu de bentu pula

Ingredienti

1 kg di farina

1 litro d’acqua

400 g  di strutto

30 uova circa

1 bustina di lievito

BED-AND-BREAKFAST SA MARCHESA A PULA..

B&b SA marchesa pula

 

“Questo è il segreto dell’ospitare. Far sentire i tuoi ospiti benvenuti e a casa propria. Se lo fai onestamente, il resto prende cura di se stesso.”
cit
BARBARA HALL

il B&b SA MARCHESA A PULA.. è una struttura situata a Pula in via crispi 4, è una struttura molto accogliente, vicina al centro, arredata con gusto curando i minimi dettagli. E’ situata a pochi passi dalla piazza del Municipio, dove si trovano i servizi di Info Point per le informazioni turistiche e di trasporto pubblico a pula dove QUI info point pulatroverete gli orari e il percorso in tempo reale per raggiungere le spiagge. Inoltre è situato a 15 min dalla Chiesa e dal centro storico del paese

b&b sa marchesa pula

Le camere sono accoglienti e ben curate,dispongono di un bagno privato.

stanza gialla b&b sa marchesa pula
stanza gialla BED-AND-BREAKFAST SA MARCHESA A PULA..
stanza arancione b&b sa marchesa pula
stanza arancione
stanza verde b&b sa marchesa pula
stanza verde BED-AND-BREAKFAST SA MARCHESA A PULA..

La struttura offre una sala colazioni ampia e ben arredata con un servizio all’italiana

prima colazione all’italiana BED-AND-BREAKFAST SA MARCHESA A PULA..
  • Il b&b è dotato dei principali comfort:
  • aria condizionata
  • wi-fi gratuito
  • biancheria

In conclusione nelle immediate vicinanze sono disponibili le principali attività commerciali:

  • farmacia,
  • tabacchi,TABACCHI PULA CORSO VITTORIO EMANUELE
  • ufficio postale.  poste italiane pula

Aprivo solamente le finestre della mia camera ed entravano l’aria color blu, l’amore e i fiori.
(Marc Chagall)

Spiagge di pula

Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna

Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna

Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna

In Sardegna il clima è mediterraneo, con inverni miti, ed estati calde e soleggiate, un po’ afose. In pianura e sulle coste, la temperatura media di gennaio e febbraio è di circa 15 gradi, mentre quella di luglio e agosto è di circa 30/35 gradi.
Le piogge non sono abbondanti, dato che oscillano in genere dai 400 ai 550 millimetri all’anno sulle coste. abbastanza scarse sulle Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna

In estate soffiano le brezze, che però sono le benvenute perché rendono più sopportabile il caldo; in altre occasioni può soffiare lo scirocco, portando delle ondate di caldo dall’Africa, che si fanno sentire soprattutto nelle pianure e nelle valli interne, con punte di 40 °C e più. A Pula si respira un clima di piena estate già nei mesi di marzo che per di più è già in fiore la primavera.

le Spiagge di Nora

Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
Spiaggia di Nora

La spiaggia di Nora si trova proprio al di sotto dell’antica città punico-romana. si presenta con una sabbia bianca e granulosa difatti sono presenti alcuni ruderi della città

il litorale si estende anche alla chiesa del Santo Martire Sant’Efisio

Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
spiaggia Chiesetta nora

Le spiagge a Pula offrono una serie di servizi per il divertimento e tutti i confort per i turisti che visitano la località. tra cui Beach tennis e le escursioni in canoa sulla laguna docce

beach tennis pula Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
Beach Tennis Pula-Nora

La spiaggia dei Fichi, compresa nel lungo arenile di Nora, si presenta con un fondo di sabbia fine e rari scogli. Prende il nome dalle numerose piante di fichi che crescono in prossimità della spiaggia. Le sue acque sono limpide e cristalline. L’arenile ha la forma curvata delle baie e la sabbia risulta granulosa e bianca. A est di Nora c’è la spiaggia de su Guventeddu, apprezzata da kite e wind surfisti anche nei mesi invernali.

spiaggia nora is figus Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
Spiaggia IS Figus

mentre entrando nel territorio di Santa Margherita, protetta da una vasta pineta, si trova l’omonima spiaggia con il porticciolo di Cala Verde.

Nelle vicinanze c’è la spiaggia del Porticciolo, da qui a piedi lungo la costa si giunge nelle cale che uniscono alla terra ferma l’isolotto di Su Cardolinu. Parlando sempre delle spiagge di Santa Margherita possiamo trovare la spiaggia Flumendosa. vasta spiaggia e ancora più importante proprio di fronte a essa si trova un bellissimo campeggio Flumendosa. spostandosi per altri 7km si arriva ad un’altra bellissima spiaggia. la spiaggia di Pinus Village.

Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna Spiaggia Flamingo
Spiaggia Flumendosa
Spiaggia Pinus village-pula Spiagge di Nora-Pula e Santa Margherita In Sardegna
Pula: spiaggia del Pinus Village / Pula: Pinus Village beach

movida

La movida estiva pulese, con eventi e aperitivi nelle piazze, si affianca a escursioni e attività sportive. Per esempio, potrai fare jogging ​lungo i viali alberati ​che portano al parco archeologico di Nora, dove conoscerai le origini pulesi. Ancor di più ci si può divertire con la movida notturna, con la Festa dei giovani, sagra del pesce, e soprattutto con la processione in mare per l’ascensione in cielo dell’Assunta.

MOVIDA spiagge nora-pula e Santa-Margherita in Sardegna

servizi

in oltre è attivo il servizio a pagamento per i parcheggi tranquillamente tramite Applicazione qui di seguito

Pagamento tramite APP

app

Sono state introdotte le due nuove modalità di pagamento con APP,  disponibili per tutti gli smartphone (app Android e IOS, web app per tutti i sistemi operativi) o telefonino tramite SMS. 

Le APP localizzano posizione della sosta e le tariffe.  Una volta effettuato il pagamento non è necessario esporre nulla sul veicolo perché il controllo viene effettuato attraverso la targa del mezzo dal personale ausiliario. . Se necessario, si potrà prolungare o terminare la sosta in qualsiasi momento.

Le APP disponibili:


 Esoneri al pagamento della sosta

  • I diversamente abili, titolari di contrassegno speciale rilasciato ai sensi dell’art. 188 del Codice della Strada, i quali abbiano conseguito la patente B speciale, abilitante alla guida di autovetture adattate tecnicamente alla disabilità del titolare, i cui adattamenti sono riportati, per esteso, sulle patenti speciali rilasciate dalle Prefetture, in codice sulle nuove patenti speciali europee.
  • Mezzi di servizio delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dei Servizi di soccorso, del Comune nell’espletamento di compiti istituzionali e delle sue Società Partecipate.
  • I veicoli al servizio del Comune, nell’espletamento di compiti istituzionali, saranno identificabili per gli organi di controllo attraverso apposito contrassegno rilasciato dal Comando di Polizia Municipale e comunicato all’Appaltatore.
  • Veicoli azionati esclusivamente con motore elettrico purché dotati di apposita autorizzazione rilasciata dal Comando di Polizia Municipale.

Pescaturismo cooperativa San Macario

raccolta delle reti pescaturismo coperativa san macario
raccolta delle reti pescaturismo cooperativa san macario

il Pescaturismo è un esperienza che offre l’opportunità di vivere da protagonista una entusiasmante giornata in mare inoltre in una vera imbarcazione di pesca, in compagnia di un equipaggio esperto e affidabile: i pescatori!

i pescatori pescaturismo cooperativa san macario

cosa si fa durante una giornata di pescaturismo

si parte al mattino e si rientra la sera per vivere un’avventura durante la quale:

giornata di pescaturismo
imbarcazione pescaturismo cooperariva san macario
  • ci si entusiasma nell’osservare la preparazione degli attrezzi da pesca, nel vedere calare le reti e nell’attesa che si riempiano
  • si sente crescere la trepidazione insieme ai pescatori nello scoprire il frutto del il pescato pescaturismo cooperativa san macario lavoro
  • si impara a conoscere le varie specie di pesci e le diverse tecniche di pesca
  • si impara a levare il pesce dalle reti o meglio dire (smagliare il pescato ) e a riporlo in appositi contenitori che ne preservano la freschezza
  • il pescato di una giornata pescaturismo
  • si scoprono piccole baie
  • si nuota
  • e si gusta pescato

C’è senz’altro qualcosa, nel pescare, che tende a produrre gentilezza di spirito e pura sincerità della mente.

(Washington Irving)

mde

si effettua le partenze dal porticciolo di porticciolo perd'e sali molo 27 perd’e sali molo 27 per trascorrere una giornata all’insegna della pesca, della tradizione, della buona tavola, sempre alla scoperta dello splendido mare sardo. S i parte e dopo aver salpato le reti si prosegue verso capo malfatano.

Il tragitto prevede un viaggio alla scoperta delle calette incontaminate di Chia, Capo Spartivento, sa Paliazza, Perdalonga, Tuerredda, sino ad arrivare a sa cala de sa lattarina.

il menù

il menù a bordo della pescaturismo cooperativa san macario prevvede uno spuntino a mezza mattinata con un assaggio di formaggi, bottarga,olive e vermentino di sardegna

il pranzo

il pranzo è a base del pescato del giorno, frutta,caffè, mirto fatto in casa e il dolce

frittura con il pescato del giorno pescaturismo cooperativa san macario
cappone, pescato del giorno pescaturismo cooperativa san macario

Frittura di carnevale

La Sardegna ha alle spalle una cultura dolciaria prestigiosa, secolare, di cui riesce a farne tesoro riveste una fondamentale importanza il voler preservare, anche per i Dolci Sardi e una cultura culinaria prestigiosa, il patrimonio di tradizioni tramandato dalle generazioni passate. Il rispetto e la fedeltà verso le antiche ricette genera anche ai giorni nostri un’ampia gamma di dolci tipici, che spiccano con la loro prelibatezza sulle tavole sarde in qualsiasi ricorrenza, una ormai alle porte è il carnevale in cui si gustano le fritture tra cui :

is zippulasa

zeppole di carnevale
zippulasa tipico dolce di carnevale

A Carnevale le Zeppole a Pula sono un dolce di cui proprio non si può fare a meno! Insieme alla Vernaccia (anche se dovrei dire “al vernaccia essendo il vino di genere maschile) fritto al momento e mangiato caldissimo, è qualcosa di irrinunciabile e non sarebbe festa carnevalesca se non ci fosse! nel paese si vive tutto questo in quanto nelle strade con l’inizio della candelora si da il via alla fiera del dolce e nelle case c’è un via e vai di massaia che lavorano per far assaporare questo dolce.

culixioneddus de mazz’è mindula ( raviolini di mandorle )

culixioneddus de mazz'è mindula ( raviolini di mandorle )
culixioneddus de mazz’è mindula ( raviolini di mandorle)

è un dolce tipico della sardegna anche qui a Pula è ben conosciuto in quanto anch’esso è un dolce di carnevale. Ha la stessa consistenza della pasta delle chiacchiere ha un ripieno molto gustoso di mandorle amare e dolci, aroma di fior d’arancio, servite con zucchero o miele

sebadas

sebadas sarde pula
sebadas

Le origini delle sebadas non sono tipicamente pulesi ma bensì delle zone interne della Sardegna e comunque ben conosciuta pure a PULA è un dolce tipico della Barbagia, l’Ogliastra, la Gallura e il Logudoro, la seada sarda è un piatto che veniva preparato dalle donne per festeggiare le ricorrenze speciali, come il Natale o la Pasqua, ossia quando i loro mariti pastori rientravano dai lunghi periodi di transumanza. Ma sorpresa… non è un dolce! Infatti, le seadas erano salate e, soprattutto, erano un saporito e nutriente piatto unico (o comunque un secondo): Col passare del tempo, si è pensato di farlo diventare un dolce aggiungendogli una guarnizione di miele al corbezzolo oppure al castagno e riducendo la dimensione delle forme: così è nata la sebadas come la conosciamo noi e, purtroppo, oggi, sono rimaste pochissime le zone della Sardegna dove si conserva ancora la variante salata.

consiste in una tasca chiusa di pasta di semola  ripiena di formaggio fresco, che viene poi fritta e avvolta nel miele . i dolci sardi e la cultura culinaria prestigiosa sarda racchiudono una forte tradizione.

il pane

Pula non è solo turismo caratterizzato dalle belle spiagge ma è prevalentemente un paese agricolo legato a sua volta a una forte tradizione culinaria in sardegna e i prodotti in pula le coltivazioni erano principalmente di cereali (grano) e frutta in particola modo i fichi di Pula che venivano trasportati a Cagliari per via mare ma purtroppo a causa di una tempesta la barca affondò in mare davanti alla laguna di nora sucessivamente i trasporti continuarono con i carri trainati dai cavalli, ogni famiglia ne possedeva uno.

carro a buoi con agricoltori sardi
carro a buoi con agricoltori sardi

assegnazione dei campi

Negli anni 50′ prese vita nel comune di pula l’Etfas ( ente trasformazione agraria in sardegna). la filosofia che aveva indotto la riforma agraria era quella di utilizzare delle terre incolte e assegnarle a persone nullatenenti e di buona volontà per migliorare sia quelle terre sia sopratutto le condizioni degli assegnatari e delle loro famiglie.

la vendemmia
coltivazione e lavorazione nei campi

così molte famiglie ebbero di cui sfamarsi riuscendo così ad ottenere le materie prime tra cui il frumento meglio ancora il Grano cappelli

grano
raccolto grano

potendo così avere pasta e pane fatto in casa che ancora oggi si tramanda la tradizione culinaria.

prodotti della tradizione

tra i prodotti ancora oggi ottenuti con la stessa lavorazione abbiamo sicuramente il pane fatto in casa e cotto nel forno a legna che purtroppo ancora in pochi fanno.

pane sardo cotto nel forno a legna
pane sardo cotto nel forno a legna

le massaie di un tempo per preparare il pane si alzavano molto presto in quanto preparazione del pane pula era il pane della settimana essendo famiglie numerose e per di più essendo tutto fatto a mano richiedeva molto tempo. i principali ingredienti sono semola e farina, esistono diverse forme e varietà similmente presenti in tutta la sardegna seppur segnalando il paese di provenienza in cui veniva preparato come per esempio su Il pane carasau (conosciuto anche come pane carasaupane carasadu, pane fine, pane ‘e fresa e pane fattu in fresa) è un tipico pane sardo diffuso in tutta la Sardegna, a forma di disco molto sottile e croccante, adatto a essere conservato a lungo. Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa tostare. o altri con qualche variante di nome ma restando valida una sola regola :

si sfrutta prevalentemente quello che la zona produce

pane carasau o pane carasau
pane carasau

subito dopo la preparazione del pane si ripuliva il grano per la lavorazione sucessiva. Una volta macinato il grano si ricavavano varie specie di farina, due specie di fior di farina detto ( scetti) due specie di crusca detto (poddini) due specie di semola detta ( simbula) nella maggior parte del campidano quindi anche a pula troviamo sa Tunda, su maddizzosu, su civraxu, su coccoi, is anguliasa, su pani pintau. ognuno però di questi pani era legato in un qual modo a degli eventi come per esempio

sa tunda , su maddizzosu e su civraxiu erano, pare i pani più comuni di tutti i giorni per quando si andava ai campi a lavorare e perchè più sbrigativi nella preparazione.

sa tunda
donna sarda contadina con sa tunda

poi si si preparava su coccoi o “pane a pizzicorrusu” che richiedeva una lavorazione un pò più lunga in quanto veniva appunto abbellito con le punte chiamate “pizziccorrusu”

pane di pula su coccoi
su coccoi

poi arrivava la Pasqua dove ancora oggi facciamo i coccoetti con l’uovo chiamati ” s’anguliedda de Pasca” per i bambini

tradizione culinaria in sardegna e i prodotti in pula
s’anguliedda de pasca

ed in conclusione su pani pintau dedicato agli sposi con ricche decorazioni

canoedda de is sposus

rappresentava il corso dell’anno, quindi il ciclo della vita, data in dono agli sposi segno di buon auspicio per una vita coniugale ricca di prosperità, abbondanza e fertilità. purtroppo quest’ultimo ora è poco praticato così elaborato ma ci si limita a creare un pane molto più semplice con le sole iniziali degli sposi.

la lavorazione

tavolo per fare il pane
sa mesa de fai pani

dopo aver svegliato il lievito madre (arremoddai su lievitu) l’operazione successiva era quella della lavorazione detta (cumossai) sucessivamente iniziava il lavoro più faticoso amalgamare la pasta ( ciuexi) nel tavolo a posta ( sa mesa de fai pani) e gli appositi rotelle per la lavorazione del pane sarrettasa utensili

tradizione del pane tramandata
ad oggi ancora si tramanda questa preziosa tradizione

Laguna di Nora Aquarium

Laguna di Nora Aquarium

laguna di nora pula
laguna di nora pula

Laguna di nora Aquarium e le sue meravigliefradis minores nora

Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.
(Albert Einstein)
fenicotteri laguna di nora Laguna di Nora Aquarium
fenicotteri rosa sa genti arrubia

la laguna di nora aquarium, è un’oasi naturale immersa nella macchia mediterranea, infatti abitata da numerose specie protette, convivono moltissime specie di uccelli selvatici, componente naturale più appariscente e rilevante. Il simbolo di questo gioiello naturale sono i Fenicotteri rosasa genti arrubia come vengono chiamati dai cagliaritani. d’altra parte, non potrebbe essere diversamente, infatti Dipende dalla loro dieta, a base di carotenoidi. I fenicotteri, si nutrono infatti di alghe e crostacei che contengono questi pigmenti. La tinta del loro piumaggio di conseguenza è anche un indicatore del loro stato di salute: cioè più il colore tende al bianco, più il fenicottero è malnutrito. basta una passeggiata per vederli a centinaia, che volano o sostano nell’acqua bassa. Tra le altre specie presenti ci sono: in particolare il GABBIANO CORSO Divenuto specie protetta. Nidificando nella torre San Macario e miglior vedetta nella casa dell’atrio tetrastilo nelle rovine di nora

gabbiano corso nora pula Laguna di Nora Aquarium
Gabbiano corso pula-nora
gabbiano corso pula-nora

il cormorano, l’AIRONE GUARDABUOI che ha iniziato a nidificare nel vicino parco del molentargius nel 1985. tutto ciò, regala la possibilità di osservare da vicino la fauna che la popola. Turismo attivo, ittiturismo, educazione ambientale e percorsi naturalistici: queste le principali attività svolte nel parco lagunare. Dal 1993 è inoltre attivo il Centro recupero Cetacei e Tartarughe marine, il quale accoglie, cura e riabilita esemplari spiaggiati o in difficoltà, tra cui la tartaruga caretta caretta. Visiterai il “Percorso Biodiversità” attraverso l’Aquarium mediterraneo, la Galleria Cetacei, il Centro recupero Tartarughe marine.

efis tartaruga caretta caretta Laguna di Nora Aquarium

la liberazione delle tartarughe

Laguna di Nora Aquarium

Situata nei pressi dell’area archeologica di Nora si estende l’area lagunare di Nora che comprende il ramificato sistema di canali ed isolotti del delta del Rio Arrieras e la laguna vera e propria separata dal mare da un lungo argine artificiale e dalla penisola naturale di Fradis Minoris. È un importante ecosistema, popolato da una moltitudine di esseri viventi vegetali e animali, che ospita la colonia più imponente in Italia del gabbiano corso. È possibile effettuare percorsi naturalistici, visitare il piccolo acquario e immergersi nelle antistanti acque marine in cui scoprire e ammirare alcuni resti dell’antica Nora.

Un momento speciale nella quiete del parco per osservare e godere del mare e della laguna.

La laguna in primavera si riempie di vita tra i colori e i profumi dei fiori e della macchia mediterranea

laguna di nora fradis minoris
http://www.lagunadinora.it/sezione.php?idsez=32&ID=335

Al termine, se vorrai, potrai gustare l nostri menù dell’ittiturismo Fradis Minoris nella splendida terrazza sulla baia.

Chiesetta di Nora

Chiesetta di Nora sant’efisio

Chiesa di Sant’Efisio Martire

La storia della Chiesa di Nora

Le tracce risalenti alla Chiesa di Nora purtroppo non sono tante, si suppone che fosse già preesistente un’altra area di culto di circa un millennio prima della Chiesa attuale e quest’ultima, offre un’immagine realistica di quella che esisteva già. Probabilmente in un intervento di ristrutturazione in epoca bizantina erano destinati gli arredi liturgici in marmo tra cui: capitelli, pilastri etc. recuperati sul mare antistante la vicina isola di san macario. Dove si narra che pure nell’isolotto era presente una chiesa che ospitava Monaci di rito Greco provenienti da Costantinopoli; Si dice che quest’isolotto servisse come stazione di quarantena per il porto di Nora. Quasi nulla rimane più di questo convento.

Sulla terra ferma, c’è appunto la Chiesetta di Nora risalente al XII secolo, consacrata a Sant’Efisio santo patrono della Sardegna. Nel 1089 venne ricostruita dall’ordine dei Padri Vittorini, servendosi di materiali provenienti dall’antica Nora . risulta che essi ricostruirono e riconsacrarono la Chiesa nel 1102.

da Nora a Pisa

nel XI secolo tuttavia si registrano delle particolari vicende riguardanti la chiesa martiriale. Trasferite a Pisa le reliquie di Sant’Efisio perchè vi fossero custodite durante il periodo delle scorrerie degli Arabi, rientrate nell’isola solo nel 2011. Mentre i vittorini portarono a Nora le reliquie del Santo francese, San Potito, vescovo di Lione ucciso nel 177 d.c. al tempo dell’imperatore Marco Aurelio.

I restauri

La Chiesa ha subito due ulteriori restauri, il primo nel settecento, per quanto riguarda il secondo non si ha una data precisa in quanto non era stato ultimato per via dei danni provocati dalle mitragliatrici e dai cannoni dell’aviazione militare alleate nell’aprile 1944, sono infatti ancora presenti a batteria boggio le piazzole dove venivano collate le mitragliatrici e i cannoni.

Chiesetta di Nora Sant'efisio
chiesetta di nora sant’efisio

L’interno presenta una pianta longitudinale a tre navate, scandite da archi sorretti da possenti pilastri, al termine della navata centrale più ampia delle due laterali si apre un abside con copertura a semicatino; una scala ricavata sulla parte destra da accesso alla cripta.

Chiesetta di Nora Sant'efisio
Chiesa di Sant’Efisio

come accennato la suggestiva Chiesa di Nora o meglio di Sant’Efisio è meta della storica processione ” Sagra di Sant’Efisio divenuta patrimonio immateriale dell’Unesco”. L’area situata nei pressi della città antica, ove si presuppone che alla morte di Efisio un nucleo cimiteriale cristiano si sia sviluppato attorno alla memoria del martire, in quanto ritrovamenti di iscrizioni funerarie risalenti al IV-VI secolo d.c da alcune tombe a cassone e frangenti di un mosaico funerario conservato nel museo archeologico G.patroni di Pula


Chiesetta di Nora Sant'efisio
https://www.floricolturaloi.it/
Sant'Efisio martire a nora Pula

https://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Efisio

IL santuario sorge nel luogo in cui secondo la tradizione sarebbe avvenuto il martirio del giovane soldato Efisio. Principalmente incaricato di perseguitare i cristiani poi convertitosi alla loro stessa fede. E’un importante luogo di culto e memoria per i devoti del Santo, i quali da oltre tre secoli, nel mese di maggio, accompagnano il simulacro di Sant’Efisio, dal quartiere Stampace di Cagliari(dove è presente la cripta) fino a Nora.