L’IRONMAN è la definizione usata per indicare la competizione a livello mondiale di TRIATHLON 2021 delle distanze standard , cioè sport caratterizzato da tre discipline: nuoto, ciclismo e corsa.
A livello mondiale infatti viene riconosciuta come Triathlon super lungo a riguardo delle distanze dalla WORLD TRIATHLON. In altre parole è la competizione riconosciuta più lunga in quanto caratterizzata da 3,86km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42 km di corsa.
Pula -Nora
Grazie alla natura che ci permette di avere dei paesaggi incantevoli, PULA , viene riconosciuta anche questa volta per la Triathlon, ma in un’occasione molto più importante, in quanto questa competizione come già detto comprende distanze molto più lunghe rispetto alla Triathlon Olimpica.
Ecco che il FORTE VILLAGE si prepara ad ospitare la prima edizione della IRONMAN® 70.3® SARDEGNAche si svolgerà il 24 ottobre 2021. Dopo il Cervia il Forte Village sarà la seconda tappa in ITALIA della più prestigiosa gara internazionale di Triathlon 2021 .
forte village-Pula
La gara avrà appuntamento come meta di partenza e arrivo presso il forte village . Comprendendo 1900mt di nuoto nelle nostre acque cristalline.
90 km di bicicletta
e 21 km di corsa
che condurrà i nostri atleti nei luoghi più spettacolari della Sardegna Meridionale mettendoli a dura prova.
Un appuntamento imperdibile per gli atleti di tutto il mondo
Il Ristorante Nora Beach Palm, è situato a Nora ( Pula), antistante la bellissima Chiesetta del Santo Martire Sant’Efisio; distante 4,8 km circa 10 minuti dal centro abitato.
Gode di uno spettacolare panorama fronte mare, inoltre è un ottima alternativa per gustare i gelati del BAR durante una suggestiva passeggiata notturna.
Nora la sera
Il Ristorante fu costruito negli anni 60′ e grazie alla presenza di ” un’oasi ” di palme che adornano tutt’oggi l’ingresso principale, prende il nome di NORA BEACH PALM, non solo ma tutt’ora è considerato un punto di ritrovo per trascorrere le sere e le giornate estive.
In seguito a importanti modifiche, il locale assume un aspetto sempre più signorile, per questa ragione è frequentato e conosciutissimo dalle persone locali e non.
Inoltre offre menù alla carta con ottimo cibo tra cui appettittosi piatti a base di pesce e ottimi dessert
nora beach palm
Offre inoltre delle gustosissime pizze con ingredienti di qualità.
E per ultimo ma non di meno importanza, le ottime Brioches sono ciò che i turisti ordinano più frequentemente.
Non perdere l’occasione di assaggiare le pietanze di Nora Beach Palm e le fantastiche limonate e caffè .
Servito e coccolato da personale molto ospitale che rende questa location ancora più gradevole
L’AMORE E LA FEDE NON CONOSCONO OSTACOLI, I SARDI SI STRINGONO ANCORA UNA VOLTA ATTORNO AL LORO SALVATORE VENUTO DA MOLTO LONTANO
La Festa di Sant’Efisio, è molto sentita in tutta la Sardegna. Anche quest’anno come l’anno scorso, la festa sarà ridotta a causa delle restrizioni Covid-19.
Ma ciò non fermerà il cuore dei fedeli che con devozione aspettano con ansia Efisio così come ogni anno si spendevano giorni e giorni nei preparativi per continuare a pregarlo finché interceda ancora per la liberazione della pandemia come liberò nel 1657 la Sardegna dalla peste.
L’ATTESA E I PREPARATIVI
In particolare, l’infiorata (S’ARRAMADURA) nelle strade, la cura e abbellimento nelle strade con festose bandierine
Anche quest’anno si è preso atto di come il protrarsi della situazione di emergenza epidemiologica per le particolari modalità di svolgimento delle celebrazioni per ridurre il più possibile la diffusione del contagio. Con divieti di assembramento e distanziamento.
A differenza della consueta sagra, il Santo verrà vestito con un fiocco nero di lutto per ricordare le tante vittime di Covid.
le celebrazioni della sagra di Sant’Efisio si terranno il 1° maggio in cui avrà luogo l’investitura dell’Alter Nos dopodiché avrà luogo la funzione religiosa, a seguire avverrà il trasferimento tecnico del Simulacro a bordo di un mezzo scoperto militare.
come successe nella processione del lontano 1943 in una spettrale Cagliari distrutta dalle bombe.
Il Simulacro sfilò su un camioncino, ma neanche la guerra fu capace a interrompere la grandissima devozione dei Cagliaritani e la tradizione del pellegrinaggio da Stampace a Nora.
Questa è la preghiera recitata dal Santo prima del suo martirio:
<<Ti prego , Signore, di proteggere la città di Cagliari dall’invasione dei nemici. Fa che il suo popolo abbandoni il culto degli Dei, respinga gli inganni del Demonio e riconosca in te, Gesù Cristo Nostro Signore, quale unico vero Dio. Fa che i malati che pregheranno sul luogo della mia sepoltura possano recuperare la salute, e chiunque si trovi in pericolo nel mare o minacciato dagli invasori, tormentato dalla fame o dalla peste, dopo aver invocato me, Tuo servo, possa essere condotto in salvo>>
Is anguliasa de Pasqua tradizionalmente è un pane molto particolare ed elaborato, buono in quanto viene integrato il lievito madre, di varie forme, le più comuni sono: il pulcino, , la pavoncella, piccoli cestini con intagli a forma di frutta o floreali
Un’importante tradizione artigianale quella del pane in Sardegna, una vera e propria maestria artistica accompagnata in particolare dalla fantasia delle massaie e dagli strumenti giusti per decorarli.
mde
IL SUO SIGNIFICATO
S’anguliasa oltre a essere un pane molto lavorato si presenta pure con un uovo sodo al centro, per la ricorrenza della Pasqua donare un uovo è un gesto di antiche origini, puramente simbolico, per i bambini in sostituzione dell’attuale uovo di Pasqua al cioccolato; Infatti in alcuni paesi lo chiamano appunto “sa pippia cun s’ou ” che significa ” la bambina con l’uovo ” non solo, per questo tipo di pane i bambini ne vanno ghiotti in quanto si presenta come una pasta dura con all’interno una mollica morbida e gustosa.
LA PASTAPER IS ANGULIASA DE PASCA
L’impasto è composto soltanto da semola farina sale ed infine il lievito madre, viene prima lavorato a mano, lasciato riposare. Dopodiché si iniziano a creare i pani Pasquali.
Il ristorante-pizzeria Eleonora è tra i ristoranti che consigliamo, in quanto offre prodotti di ottima qualità.
Propone inoltre menù classici della cucina italiana con un occhio di riguardo verso la pizza.
E’ la vera specialità del ristorante, in quanto a conferirle sapore è la cottura nel forno a legna; Con diametro di 40 cm, gettonatissima per anni in tutta la provincia.
Siamo andati personalmente a degustare queste specialità e mentre attendevamo la pizza ci hanno deliziato con delle ottime bruschette conditte con pomodorini di pula e basilico fresco.
Ma il Ristorante Eleonora non si basa soltanto sulla pizza, ma bensì anche su ottimi piatti di pesce fresco, pescato nelle bellissime coste sud-occidentali della Sardegna.
Inoltre un’altro punto di forza è la location che prevede per dare il miglior confort al cliente la sala interna oppure all’esterno per godere della brezza estiva che accompagna le nostre serate.
“FOSSE BUCIUCCA” ci aspetta per una meravigliosa escursione di TREKKING DOMENICA 14 febbraio nella rigogliosa natura della Foresta di Pixinamanna, immersi nei boschi della riserva naturale di is Cannoneris, cammineremo lungo sentieri che ci porteranno alla scoperta di angoli ancora nascosti di questa montagna. Organizzato dalla proloco di pula fissa l’appuntamento alla Caserma della Forestale per le H. 10:00, punto dal quale inizierà il sentiero, Il trekking alterna tratti nel sottobosco che piano piano raggiunge la cima più alta di circa 150 mt. in cui si potranno ammirare parti panoramiche che guardano verso Pula. Il sentiero è attraversato da diversi torrentelli che danno orgine a diverse cascate,dopo circa mezz’ora di camminata si raggiunge la destinazione appunto di “Su Fossu Buciucca” DIFFICOLTA’ DA SEGNALARE:- una salita lunga circa 1 km con alcuni tratti ripidi ma alla portata di tutti- qualche breve tratto di sentiero rocciosoLIVELLO DIFFICOLTA’: medio – facile
IMPEGNO FISICO: medio – facile.
TEMPO : un ora di camminata( andata e ritorno)
TIPOLOGIA DI SENTIERO :
sentiero pulito
strada sterrata
qui sotto trovate la locandina con tutte le informazioni.
Il martire Efisio nato ad Elia, viene mandato in Italia da DIOCLEZIANO per combattere i Cristiani. A Gaeta però vedendosi comparire una croce sulla propria mano , Efisio si converte al Cristianesimo e viene battezzato, dal quel momento inizia a battersi in favore dei Cristiani, proprio per questa ragione venne martirizzato, mandato poi in Sardegna dall’imperatore Flaviano, venne carcerato e da li a poco decapitato a Nora. Ad oggi ogni Il 15 gennaio la Chiesa ricorda il martirio di Sant‘Efisio avvenuto nello stesso giorno dell’anno 303 presso la città punico-romana di Nora, in territorio di Pula.
RICORRENZA
la venerazione del Santo ormai è sentita dal 1657 quando in occasione di una grave pestilenza il Santo Martire liberò Cagliari da quest’ultima.
NON SOLO MARE, è ideale se cercate un’alternativa a una cena semplice, durante una bella passeggiata per le vie del centro del paese.
I piatti sono già pronti ma preparati con cura, con prodotti freschi. Location molto semplice ma molto curata e pulitissima con cucina a vista.
piatti di non solo mare
Il suo piatto forte è il fritto misto, ma non da meno è la fregola con le vongole, delizioso e consigliatissimo il polpo con i carciofi.
La qualità degli ingredienti è altissima e i piatti sono molto belli da vedere e ottimi da mangiare. Ci sono piatti per vegetariani e vegani, prezzo ottimo per la qualità eccellente
Il locale è ben curato, dando la possibilità di poter degustare i piatti sul posto oppure come Take Away. Spesso è consentita la consegna a domicilio su ordinazione per gustarsi il tutto comodamente da casa.
In sostanza è uno street food. Un fenomeno di moda, è un nuovo modo di vivere il rapporto millenario di una cultura con il proprio cibo, con le proprie radici, reinventandolo tutti i giorni in forma innovativa, sorprendente, pratica e soprattutto gustosa.
Ad accogliervi ci sarà Alessandra, ragazza spumeggiante che renderà l’atmosfera cordiale e divertente facendo sentire i propri commensali a proprio agio; Di seguito qualche info
La Sardegna, è rinomata per la nostra macchia mediterranea, dove è presente grossa varietà di piante aromatiche e terapeutiche
Sono presenti in essa oltre duecento specie; Possiamo in questo articolo citarne alcune, tra le più rinomate e usate in diversi ambiti. tra le piante aromatiche più diffuse in Sardegna troviamo : il mirto, il rosmarino, il cappero, il cisto il lentischio .
IL CAPPERO
cappero in fiore
In Sardegna è possibile trovarlo nei cespugli rigogliosi che crescono sulle pareti rocciose e nei luoghi umidi, nel periodo tra maggio e giugno. La pianta fiorisce con dei fiori bianchi da un aspetto caratteristico. Per di più questa pianta è molto utile per prevenire le vene varicose. Inoltre i boccioli vengono raccolti e conservati sotto sale o sotto aceto utilizzati infine come condimento in cucina.
piante tipiche
Alloro
Alloro
L’alloro è molto utilizzato per accompagnare i piatti a base di carne, ma anche per accompagnare le anguille arrosto e per la conservazione dei pomodori secchi, ugualmente anch’essa è una pianta spontanea che si può facilmente trovare nelle campagne sarde, ricco di vitamine A,B,C e di sali minerali; Per di più è un antiossidante e un antisettico, aiuta a rafforzare il sistema immunitario, ancor di più viene utilizzato come digestivo, buon rimedio contro le intossicazioni alimentari e grazie alle sue proprietà espettoranti aiuta a combattere i sintomi influenzali.
CISTO
Il cisto, conosciuto anche con il nome di “murdegu” si presenta con arbusti sempreverdi e alto 30-120 cm ed è molto diffusa. La sua particolartà è legata alla diffusione dei funghi che crescono nei cisteti, tra cui il leccinum corsicum noto me ” cordolinu de murdegu”, molto apprezzato e commecializzato nei mercati e dai raccoglitori locali.
LENTISCO
lentisco
La pianta del lentisco varia dai 3 ai 4 metri, il frutto è tondeggiante come una piccola sfera di colore rosso. Fiorisce da marzo ad aprile ed è molto diffusa in Sardegna, non solo le foglie ricche di tannino un tempo impiegate per la concia delle pelli e ancora, si usava in antichità quando si preparava il pane in casa, costruire delle scope con gli arbusti e foglie di lentisco per ripulire i forni a legna da conferire così fragranza durante la cottura e un buon sapore al pane. Per non parlare del legno ottimo da ardere ma usato perper produrre dell’ottimo carbone vegetale.
bacche di lentisco
dalle bacche si ricava un olio molto aromatico, usato come olio da cucina, quando non ci si poteva approvvigionare dell’olio di oliva.
PIANTE AROMATICHE E MEDICHE
ROSMARINO
rosmarino
E’ forse il più conosciuto, dagli arbusti sempre verdi dal fusto legnoso e contorto. Il nome deriva dal latino (ROS- MARINUS o meglio, RUGGIADA DI MARE). è tipico in cucina per gli arrosti, rende più digeribile le pietanze infatti stimola la bile e il fegato.
Ancora di più il decotto di foglie viene consigliato per mantenere i denti sani e bianchi e ancora utilizzato per impacchi in caso di contusioni o per lavaggi dei capelli grassi e fragili. Per altri dettagli guardaqui
MIRTO
mirto
Conosciuto soprattutto per le sue bacche commestibili, il mirto è una pianta aromatica simbolo della Sardegna e ricco di proprietà terapeutiche. Le bacche, tonde, di piccole dimensioni e di colore nero-bluastro, costituiscono i frutti commestibili del mirto. La loro maturazione avviene in autunno inoltrato e può prolungarsi fino a gennaio. Rappresentano le parti più utilizzate di questa pianta. Il Myrtus communis è l’unica specie diffusa nella nostra penisola. Tutte le parti della pianta, inclusi fiori e frutti, sono molto aromatiche. Ha un aspetto piacevole e una notevole fioritura per cui viene adoperata anche come a scopo ornamentale.
La Sardegna è una terra di poesia, storia e tradizioni, radici profonde che ci contraddistinguono per l’amore che proviamo per la nostra Madre Terra. Per di più con il premio Nobel la scrittrice Grazia Deledda racconta con i suoi romanzi il vivere del passato in essa.
Inoltre la Sardegna, ci narra di lei attraverso le memorie che danzano, i ricordi che suonano e cantano insieme vecchie ninna nanne, che tuttavia ci vengono trasmesse dalle vecchie madri.
memorie
Perchè in quella musica c’è tutta la voce delle lacrime per i sacrifici da affrontare, la forza di andare avanti nonostante le difficoltà e la gioia di ballare insieme.
Così che lei è la voce di ogni popolo che raccoglie tutta la sua eredità. Sono eterne le memorie della musica perché infondo le canzoni siamo noi e anche se non vuoi con il tempo le ritroverai proprio come ci ritroveremo noi.
Maria Carta
Musica Sarda
Maria Carta è stata una cantautrice e attrice, la più grande interprete della musica Sarda. Durante la sua carriera ha ripercorso vari aspetti della musica tradizionale in particolare ” su cantu a chiterra ” i suoi repertori si concentravano appunto su ninna nanne, gosos e canti tradizionali religiosi.
Canta in lingua Logudorese, iniziò a 8 anni mentre si recava tutti giorni prestissimo nelle campagne per lavare i panni, ben presto si sparse la voce e iniziarono a invitarla alle feste di paese. E così diede inizio a una lunga carriera.
La tradizione nel vestiario
Per tornare al punto precedente sulla storia della tradizione facciamo un piccolo collegamento al vestiario e al modo di vivere.
L’abito della tradizione sarda ha caratteristiche analoghe alla lingua in questione. Ogni comunità ha il suo, così ugualmente la sua parlata tipica. Infatti ora si indossa soltanto per feste di paese, processioni etc, ma prima era il vestiario di tutti i giorni.
Quindi si usava vestirsi in questa maniera per andare a lavorare nei campi ma anche per occasioni di gala sebbene i capi destinati all’uso giornaliero venivano realizzati con tele piuttosto resistenti di cotone o lino considerando che camicia e mutandoni nascevano principalmente come indumenti intimi.
Comprendeva la camicia o (càmisa o Bentòne) con maniche molto larghe , mutandoni, un gonnellino tipicamente di orbace, giubetto e copricapo chiamato anche “Berritta”
non si differenziava tanto da quello di festa, se no come già accennato per la raffinatezza dei tessuti e dei ricami
Abito Pulese maschile
Mentre la donna aveva diverse tipologie, prima di tutto quello da massaia che usavano per le faccende domestiche e nei campi come da esempio nell’immagine
comprendeva sempre la camicia, il corsetto ” su croprettu” il fazzoletto per il capo ” muccadori de conca”, la gonna in bordatino e grembiuli ricamati unicamente a mano
Abito pulese femminile
costume da massaia pula
Per le occasioni di gala l’abito era più curato cioè composto dalla camicia, un grembiule e un corsetto ricamati in filo oro con un pregiato tessuto di brocato, la gonna di bordato la cuffia per raccogliere i cappelli che per chi li aveva molto lunghi non utilizzava in quanto riusciva a indossare il velo o lo scialle fermandoli con ornamentali trecce. fazzoletto di seta bianco nel petto per poi sfoggiare i gioielli in cui ognuna di loro aveva un determinato nome, come ad esempio: Su lasu qui sotto da portare al collo o su piccioni e così via
C’era l’abito da sposa molto similare a quello di festa ma con una gonna di panno rosso e una striscia di brocato ai piedi. e su gipponi .
abito da festa di pula
Leggende sarde
La Sardegna ci narra mediante leggende di un mondo suggestivo e affascinante di contaminazioni storico culturali, dei racconti popolari che per di più si usava riunirsi per strada e raccontare queste storie. Dove si incontravano demoni, tracce di miti come i Giganti di Monte Prama, Menhir, riti iniziatici nel mondo agropastorale come per esempio : ” Gli érchitos” ossia uomini condannati a trasformarsi in animale durante la notte, ” Le Sùrbiles” ovvero le donne vampiro e ancora le Janas e altri personaggi leggendari.
I riti
Ancora oggi alcune anziane della Barbaggia, Ogliastra etc etc, ripetono alcuni riti per scongiurare il malocchio come ” sa mexina de s’ogu” clicca qui, ritrovare qualcosa smarrita e tanto altro. tutto ciò invocandosi alla luna al sole e alla fede Cristiana.
Poi se questi gesti o riti appartenevano ad un’altra epoca a loro poco importa, sanno solo che con certi gesti accompagnati alla preghiera ottenevano certi risultati e soprattutto la fiducia delle persone, in questo punto hanno riflettuto durante l’intervista su un tempo morto, un mondo che ormai non c’è più.
Tutto questo è un Patrimonio della tradizione orale e scritta che merita di essere ancora narrato : l’umiltà nell’aiutare il prossimo, di dividere il cibo e le cose nell’ospitalità.